PERCORSO DIDATTICO: “CANCRO IO TI BOCCIO”
La finalità di questo nostro itinerario educativo vuole essere un momento di analisi e riflessione sulla prevenzione e sulla solidarietà, elementi cardini del progetto nazionale:” Cancro io ti boccio”, destinato alle scuole di vario ordine e grado, accolto in Italia da circa 1200 scuole. Da alcuni anni, il nostro Istituto sensibile a tale tematica si pone come obiettivo di avvicinare gli alunni e le alunne alla cultura della salute, del benessere psico-fisico e alla ricerca, con attività didattiche mirate. E proprio in questo contesto, gli alunni della III D hanno elaborato un prodotto multimediale per contenere le conoscenze letterarie, medico-scientifiche, giuridiche acquisite in relazione a questo tema. Il percorso ha avuto una duplice valenza: cognitiva e formativa nello stesso tempo, conferendo agli alunni e alle alunne anche il ruolo di “staffette della salute”, espressione di cittadinanza attiva, attraverso la divulgazione dei contenuti appresi, consapevoli che conoscere l’eziologia e i fattori di rischio del cancro, entità misteriosa e silente che incombe sulle nostre vite, ci offre la possibilità di allontanarlo. La salute è un diritto universale, ribadito anche nell’Art.32 della Costituzione e nell’obiettivo 3 dell‘Agenda 2030 e tutti noi abbiamo il dovere di tutelarla attraverso sia la prevenzione primaria, ovvero, i comportamenti che riducono il rischio dell’insorgenza di neoplasie sia una prevenzione secondaria basata sullo screening, per scongiurare uno stadio avanzato del cancro. Di notevole importanza per gli alunni è stata l’immersione nella lettura di alcuni testi letterari che ha permesso di esplorare la sfera emotiva dei malati terminali, valorosi cavalieri che lottano tenacemente contro questa entità del “male. ” Colpa delle stelle”, best seller pubblicato nel 2012 dall’autore americano John Green ed Exit,raccolta di dieci racconti di Francesca Fichera , scrittrice e critica cinematografica italiana, fiore reciso il 18 novembre 2019 dall’antagonista invisibile. La malattia non può e non deve spegnere la sacralità della vita ed Exit apre le porte della speranza, confortando il cuore affranto di chi improvvisamente viene trasportato in un tunnel dove trovare la via di fuga appare un’impresa ardua. Questi testi hanno messo a nudo le emozioni contrastanti che albergano nell’animo delle persone affette da cancro, conducendo anche noi lettori a riflettere sul rapporto: vita-morte, gioia-dolore, salute-malattia, infinito-finito, cielo-terra. Exit, nonostante tutto, ci trasporta in altri mondi possibili dove regna la speranza e in conclusione di questo mio intervento riporto alcuni versi di Pablo Neruda nei quali esalta la potenza della speranza:”Ti saluto, Speranza, forgerai i sogni in quelle deserte, disilluse vite in cui fuggì la possibilità di un futuro sorridente, ed in quelle che sanguinano le recenti ferite”.
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